Descrizione
Il nuovo bando Piccole Bellezze – Per una rigenerazione attiva e verde dello spazio urbano e del paesaggio dovrà contemplare azioni e interventi di manutenzione, adeguamento, ristrutturazione e ri-funzionalizzazione di aree verdi e/o spazi fisici urbani o periferici, che siano aperti, di proprietà non solo pubblica ma anche privata, a patto che, in quest’ultima ipotesi, siano comunque destinati a un uso pubblico. Tali interventi dovranno essere finalizzati a iniziative di tipo sociale, culturale, educativo, creativo e ricreativo che, attraverso la rigenerazione, il recupero, il riuso o la riattivazione dell’area verde o dello spazio individuato si ripropongano di mettere questi luoghi a disposizione della più ampia collettività.
Beneficiari
a) le associazioni, i comitati, le fondazioni, le imprese sociali, le cooperative e, in genere, gli enti del Terzo Settore di cui all’art. 4 del D. Lgs. 3 luglio 2017 n. 117, gli enti privati senza scopo di lucro, gli enti ecclesiastici e religiosi e gli istituti scolastici aventi sede legale e/o operanti nel territorio della Provincia di Pistoia, anche in partenariato fra loro;
b) gli enti pubblici territoriali e, in generale, gli enti pubblici con proprie sedi e articolazioni nella provincia di Pistoia, solo se in partenariato con i soggetti di cui sopra.
I soggetti promotori e i capifila di partenariati dovranno avere la sede legale e/o operativa nel territorio della provincia di Pistoia.
È ammessa, altresì, la partecipazione di realtà commerciali, imprese e professionisti unicamente in qualità di sostenitori esterni.
È favorita la partecipazione di partenariati e il relativo accordo sottoscritto tra i proponenti dovrà indicare l’ambito, l’oggetto e la durata dell’accordo stesso, gli impegni dei singoli partner, il budget complessivo e la sua ripartizione tra i partner (con esclusione di finanziatori e/o sostenitori esterni), la nomina di un ente capofila che rappresenti i partner e assuma il coordinamento di tutte le attività progettuali ed esecutive. Tutti i partner dovranno avere un ruolo attivo nel progetto.
Ogni soggetto proponente, anche in partenariato, può presentare una sola proposta e la contemporanea presenza di uno o più soggetti proponenti in più proposte comporterà l’esclusione dalla valutazione di tutte tali proposte.
Sono inoltre favoriti i progetti che propongono un periodo di cura e manutenzione degli spazi rivitalizzati eccedente quello minimo richiesto dal presente bando (4 anni).
Attività ammissibili
a) miglioramento funzionale e qualitativo, con riguardo in particolare alla riqualificazione e alla valorizzazione del verde, alla sostenibilità ambientale e all’aspetto estetico paesaggistico e architettonico di aree verdi e/o spazi pubblici o privati se destinati, a intervento concluso, a uso pubblico, in stato di sottoutilizzo e/o degrado, nonché, eventualmente, dei manufatti e degli arredi ivi esistenti anche attraverso il potenziamento,
la differenziazione e/o l’ampliamento, anche dal punto di vista artistico-creativo, di servizi e
attrezzature (giochi, arredi, anche su misura, illuminazione, vegetazione, dotazioni in genere, installazioni artistiche, fontane, attrezzature ludico-sportive etc.);
b) partecipazione in forma di gruppi di cittadini e associazioni, e/o di loro reti verticali e orizzontali, che vedono nella cura del verde pubblico e dei beni comuni uno strumento di socialità, per una collettività sempre più viva e coesa e che assicurino la cura e gestione per almeno quattro anni degli spazi come sopra rivitalizzati; il tutto da effettuarsi eventualmente anche attraverso iniziative ricreative, sociali, culturali e ludico-sportive, ovvero ancora mediante la realizzazione di spazi multifunzionali e di aggregazione.
La realizzabilità dei predetti interventi dovrà essere assicurata dalla stipula di apposite convenzioni con:
• gli enti e i soggetti proprietari degli spazi e aree interessati;
• con gli altri soggetti eventualmente coinvolti.
Nel descrivere la proposta progettuale i proponenti dovranno identificare, descrivere e argomentare il modo in cui il progetto contribuirà alla sensibilizzazione riguardo all’importanza del patrimonio paesaggistico-ambientale ed eventualmente urbano-architettonico, nonché alla creazione di reti di socializzazione per e tra i cittadini o i residenti dell’area in oggetto che promuova collaborazione e partecipazione e incrementi il senso di responsabilità civica.
Inoltre:
• gli interventi di ristrutturazione, messa a norma e in sicurezza dello spazio fisico, oltre che rispettare tutte le normative vigenti in materia, dovranno assicurare una loro piena fruibilità da parte dei soggetti diversamente abili;
• nel caso di lavori costituiti da lotti funzionali questi dovranno essere autonomamente fruibili;
• i predetti interventi dovranno essere iniziati entro 1 mese dalla sottoscrizione del Protocollo con la Fondazione, e conclusi entro 12 mesi dalla data di consegna delle aree e inizio formale dei lavori e prevedere un periodo di almeno quattro anni di cura e manutenzione degli spazi rivitalizzati a partire dalla data di completamento di tali interventi;
• interventi e attività proposte dovranno essere concretamente fattibili, sul piano amministrativo e delle autorizzazioni di legge, finanziario, operativo e dei tempi di realizzazione, oltre che durevoli e sostenibili.
Sono ammissibili le seguenti categorie di spesa per l’attuazione del progetto, documentate da fatture intestate al soggetto richiedente:
a) prestazioni di terzi in genere, incluse prestazioni consulenziali, professionali, specialistiche, artistiche, di animazione e didattiche;
b) fornitura e messa a dimora di piante e arbusti, acquisti e installazione di attrezzature, realizzazioni di manufatti e di interventi edili;
c) realizzazione di web service e campagne promozionali;
d) spese assicurative;
e) spese generali pari a un massimo del 10% (che non sarà di norma rendicontato) del costo totale del progetto, in cui potranno rientrare i rimborsi per il coordinamento del progetto e la realizzazione degli interventi.
Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti (in formato pdf):
1. copia di documenti di identità e codice fiscale dei rappresentanti dei soggetti proponenti;
2. dichiarazione sottoscritta dai legali rappresentanti degli enti che prevedono di costituirsi in partenariato;
3. atto costitutivo e statuto dei soggetti proponenti (a esclusione degli enti ecclesiastici, religiosi e degli istituti scolastici);
4. progetto architettonico in forma di preliminare degli interventi previsti comprensivo di relazione descrittiva della proposta, corredato da una documentazione grafico/fotografica/rendering;
5. impegni al finanziamento esterno e/o al cofinanziamento dei proponenti debitamente sottoscritti dai finanziatori;
6. piano di lavoro e cronoprogramma delle attività con identificazione dei soggetti attuatori;
7. quadro economico e computo metrico estimativo preliminare;
8. eventuali studi e indagini svolte per la definizione dell’intervento e suoi impatti sulla realtà territoriale e sociale del contesto in cui si inserisce;
9. eventuali vincoli di carattere storico artistico e paesaggistico (vincolo e/o nulla osta rilasciato dalla competente Soprintendenza);
10. altra documentazione pertinente agli effetti sociali dell’intervento;
11. eventuali altri documenti che potrebbero concorrere a illustrare più compiutamente la fattibilità e la qualità del progetto proposto (ad esempio accordi o titoli già in essere relativi a iniziative già approvate di cui la presente costituirebbe completamento o lotto funzionale successivo, ecc.).
I criteri di valutazione sono:
1. miglioramento qualitativo e funzionale delle aree verdi e/o degli spazi anche dal punto di vista estetico-artistico-architettonico;
2. riqualificazione e valorizzazione del verde, anche in senso paesaggistico e sostenibile, e diversificazione delle modalità di uso degli spazi;
3. sostenibilità finanziaria del progetto e dimensione del finanziamento esterno o autofinanziamento;
4. valenza socioculturale del progetto e coinvolgimento di cittadini;
5. qualificazione e rappresentatività del partenariato proponente;
6. eventuale ammissibilità dell’intervento ai benefici fiscali del c.d. “Art Bonus”, nazionale e regionale;
7. livello di innovazione complessiva della proposta;
8. qualità artistico-architettonica e, in generale, sviluppo e implementazione della creatività;
9. livello di sostenibilità e/o presenza e grado di azioni di lotta al cambiamento climatico;
10. durata eccedente i quattro anni del periodo minimo di cura e manutenzione degli spazi rivitalizzati.
Finanziamento
Il contributo offerto per ciascun progetto selezionato dovrà essere, in via di principio, pari a non più del 70% delle relative spese ammissibili. Tuttavia, qualora ricorressero
speciali motivazioni, anche di natura qualitativa, la Fondazione potrà insindacabilmente stanziare il 100% dell’importo.
Stanziamento
€ 200.000,00
Scadenza
31 marzo 2021
I risultati saranno resi noti entro il 15 maggio 2021
A cura di
Ultimo aggiornamento pagina: 25/02/2021 15:26:13